A nord-ovest del Paese, la Lombardia è una delle venti regioni amministrative italiane, la più ricca e produttiva. Famosa per i suoi personaggi storici come Virgilio, Plinio il Vecchio, Ambrogio, Caravaggio, Claudio Monteverdi, Antonio Stradivari, Cesare Beccaria, Alessandro Volta e i Papi Giovanni XXIII e Paolo VI. La regione è anche una meta molto popolare per i golfisti. Qui i percorsi sono costruiti in un ambiente bellissimo, da dove si possono ammirare ad esempio le montagne o il lago di Garda e il lago di Como. Se state sognando un campo da golf progettato da un famoso designer, la Lombardia offre una bella varietà tra cui scegliere, con ben 41 circoli tra cui si distinguono il Golf Club Bergamo L’Albenza, Circolo Golf Villa d’Este e Golf Club Menaggio & Cadenabbia. Con 3 aeroporti internazionali a Milano ed un aeroporto vicino a Verona, è una destinazione veramente pratica da raggiungere, dove inoltre da maggio a ottobre le condizioni climatiche sono ottime per giocare a golf, poiché in estate non fa troppo caldo. Per non parlare del ricco patrimonio culturale, di città e paesi sorprendenti (ad esempio, Milano e Bergamo) e naturalmente della cucina e del buon vino italiani. Quindi non perdete l’occasione di recarvi in Lombardia per il golf e molto altro ancora.
18.03.–28.03. —
10 pernottamenti, Dbl classic room, PERNOTTAMENTO E PRIMA COLAZIONE
“Benvenuti all’Hotel Porta del Sole”: tutto sembra così accogliente in questo hotel! La prima impressione è stupefacente: una villa del XVII secolo con piscina, immersa in un paesaggio collinare con vista sul lago di Garda, conquista il visitatore alla prima occhiata. Nell’edificio annesso è stato allestito un bar, dove sono possibili ricevimenti e feste private. Il resto non è meno attraente, a partire dalle 31 spaziose camere neoclassiche al ristorante “Belvedere”, dove potrete assaporare squisite ricette della tradizione sulla favolosa terrazza panoramica. Nelle immediate vicinanze, 3 diversi campi da golf : Arzaga Golf Club (27 buche), Garda Golf (27 buche) e Chervò Golf San Vigilio (36 buche), puro piacere! Che si tratti di una degustazione di vino o d’olio d’oliva, di una gita in barca sul Lago di Garda o di escursioni nei paesi vicini, l’Hotel Porta del Sole offre un punto di partenza strategico per una vacanza di successo sul lago di Garda.
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“Benvenuti all’Hotel Porta del Sole”: tutto sembra così accogliente in questo hotel! La prima impressione è stupefacente: una villa del XVII secolo con piscina, immersa in un paesaggio collinare con vista sul lago di Garda, conquista il visitatore alla prima occhiata. Nell’edificio annesso è stato allestito un bar, dove sono possibili ricevimenti e feste private. Il resto non è meno attraente, a partire dalle 31 spaziose camere neoclassiche al ristorante “Belvedere”, dove potrete assaporare squisite ricette della tradizione sulla favolosa terrazza panoramica. Nelle immediate vicinanze, 3 diversi campi da golf : Arzaga Golf Club (27 buche), Garda Golf (27 buche) e Chervò Golf San Vigilio (36 buche), puro piacere! Che si tratti di una degustazione di vino o d’olio d’oliva, di una gita in barca sul Lago di Garda o di escursioni nei paesi vicini, l’Hotel Porta del Sole offre un punto di partenza strategico per una vacanza di successo sul lago di Garda.
Gardagolf Country Club
Pagina del club di golf
19.03. — green fee per giocatore: Green Fee 18 Holes (10:00)
La storia del Gardagolf, nelle immediate vicinanze del lago da cui prende il nome, inizia nel 1986 grazie alla lungimiranza dei suoi promotori: la scelta di un terreno adatto – i 110 ettari della storica tenuta della famiglia Omodeo dominati dalla splendida villa che oggi funge da club house – con un microclima mite e temperato che permette di giocare anche nei mesi più freddi. Ideato dallo studio di architettura inglese Cotton, Penninck, Steel & Partners, sono state prima inaugurate 18 buche (campi Rosso e Bianco), per poi essere estese a 27 (campo Giallo) quattro anni dopo. Le qualità tecniche del campo sono state immediatamente riconosciute a livello internazionale: si è disputato qui il Ladies Italian Open nel 1990, vinto dalla belga Florence Descampe, seguito da due memorabili edizioni del Men's Italian Open, nel 1997 e nel 2003, in cui hanno trionfato rispettivamente lo svedese Mathias Gronberg e il tedesco Bernhard Langer. La buca più memorabile? Probabilmente la Buca 2 sul campo Rosso, un par 3 di 145 metri: è una buca esteticamente piacevole, in pendenza e tortuosa, con cespugli fioriti e cipressi svettanti. Con la sua bellezza, questa buca mira a distrarre e spesso ci riesce. Si tratta di un errore enorme, perché anche se non è molto lunga e la discesa la accorcia ulteriormente, il green è volutamente stretto e il lago che la difende è piuttosto grande. Non mancano al green dei pendii insidiosi, tutti verso il lato destro, e l'acqua. Percorso: 18 + 9 buche, Par 72/36, 6055/2798 metri Architetti: Cotton, Pennink, Steel & Partners Topografia: Molto collinare con grandi ostacoli d'acqua.Particolarità: i tiri lunghi non sono consigliati. Un gioco “breve” e ponderato, si consigliano colpi controllati. Il golfista e le sue capacità sono messe alla prova. I green in pendenza, i fairway collinari con discese significative, la brezza del lago e la notevole lunghezza ne fanno uno dei percorsi più difficili d'Italia. Una buona concentrazione, strategia ed esperienza sono essenziali. Giocare qui con un handicap è una sfida. Un suggerimento: sulle buche 1,2, 6,8,13 e 18 cercare di evitare i putt in discesa. Se non avete il controllo di un Jordan Spieth, uscire di gara con due putt è un rischio molto concreto.
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Golf Club Verona
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21.03. — green fee per giocatore: Green Fee 18 Holes (10:00)
Una volta usciti dall'autostrada A4 a Sommacampagna, basta un attimo per raggiungere il golf club : attraversate il paese e dopo pochi minuti girate a destra sulla strada che sale verso il club. È un'oasi senza tempo, una cartolina che invita al relax con la sua club house in pietra e mattoni rossi ricoperti di edera, un pozzo antico che trabocca di gerani e alberi che ombreggiano il patio davanti al putting green. All’interno troverete i pavimenti in cotto antico, i soffitti con travi in legno scuro alternate a mattoni, e gli accoglienti salotti dove si respira un'eleganza country. Si tratta di un locale tradizionale fondato nel 1963, dove chi entra non vuole mai andarsene. Lo pensa anche il fedele staff che lo gestisce, rimasto praticamente invariato nei decenni. Due talenti come Silvia Cavalleri e Matteo Manassero hanno mosso qui i primi passi nel golf e hanno affinato i loro giochi sui fairway ondulati disegnati prima da John Harris, poi rivisitati da Giulio Cavalsani e, più recentemente, da Alvise Rossi Fioravanti con Baldovino Dassù. Si tratta di un percorso collinare che si snoda tra i vigneti che, a ovest di Verona – la città di Romeo e Giulietta – fanno da cornice alle colline di Custoza. Le prime nove buche sono piuttosto strette e corte, mentre le ultime nove sono molto lunghe ma anche molto larghe. I green rialzati obbligano i giocatori a lanciare colpi di avvicinamento ben calcolati. Dettagli tecnici Percorso: 18 buche, Par 72, 6054 metri. Architetto: John Harris Topografia: impegnativa a livello fisico, con grandi differenze di altezza. Caratteristiche distintive: l'attrezzatura per il gioco dovrà essere completa: buoni Drivers, mazze precise e i migliori putter. Commenti dei professionisti Questo è un percorso in cui bisogna assecondare le frequenti ondulazioni del terreno. Alcune buche sono davvero molto divertenti. Permettetemi di citare la Buca 4, dove i giocatori più forti che sono disposti a scommettere possono provare a raggiungere il green direttamente con i loro primi tiri. Altrimenti, si può giocare un tee shot nella parte sinistra del fairway, per avere un angolo migliore per centrare il green con il secondo colpo. Anche un giocatore inesperto può segnare un birdie qui, con un po' di fortuna. Un percorso divertente per tutti. Sicuramente vale la pena giocare.
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Arzaga Golf Club
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22.03. — green fee per giocatore: Green Fee 18 Holes (10:00)
27 buche con caratteristiche uniche: Arzaga l: questo campo offre un design impegnativo con un tocco moderno. Caratterizzato da ampi fairway, bunker strategicamente posizionati e green veloci, questo percorso è ideale per i giocatori che cercano un’esperienza tecnica e visivamente accattivante. Arzaga II: creato dal leggendario giocatore e progettista Gary Player, questo campo presenta un layout più tradizionale con un’attenzione particolare alla precisione e alla strategia. I pericoli naturali, come laghi e ruscelli, aggiungono un ulteriore livello di sfida. La buca 18 è particolarmente degna di nota perché offre un’affascinante vista a 360 gradi, che permette ai giocatori di godere di un panorama mozzafiato dell’ambiente naturale che circonda il campo.
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Golf Club Franciacorta
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25.03. — green fee per giocatore: Green Fee 18 Holes (10:00)
Basta citare la Franciacorta che subito tutti penseranno ai preziosi vigneti di questa zona, che tocca la sponda sud del lago d'Iseo, tra Brescia e Adro, un comprensorio detto oggi dagli intenditori il nuovo “Chiantishire”: castelli e antichi borghi fortificati, ottima cultura enogastronomica, clima mite. E, ovviamente, il golf. I tre percorsi a 9 buche del Franciacorta Golf Club, tutti intitolati ai vini più famosi della zona (Brut e Satèn offrono solitamente la propria cornice ai campionati, mentre il Rosè è più adatto alla pratica e ai principianti) sono stati creati a metà degli anni '80, grazie alla lungimiranza dell'imprenditore Vittorio Moretti e al progetto di due architetti, l'americano Peter Dye e il veneziano Marco Croze, che ne hanno curato la costruzione vera e propria. Si tratta di un campo di grande carattere, non particolarmente lungo, ma con un susseguirsi di ostacoli, per lo più d'acqua. Tra le buche migliori, sul Satèn spiccano la 2° buca, un par 3 con un green a isola e il tee che si estende nel lago e la 5° buca, un par 4 panoramico con una vista mozzafiato sulle colline e sul lago d'Iseo. La club house è un ampio e moderno open space, con alti soffitti e grandi finestre. Non lontano da essa si trovano le due piscine, il campo da calcetto e le zone residenziali, leggermente distanti dal campo da golf, così da non interferire mai con la bella vista bucolica. Dettagli tecnici Percorso : 3×9 buche (Brut/Satèn/Rosé), Par 37/36/34, 2936/2979/2593 metri Architetto : Pete Dye e Marco Croze Topografia : collinare, grandi ostacoli d'acqua Caratteristiche distintive: è considerato uno dei migliori campi da golf in Italia Commenti dei professionisti Questo percorso di campionato è un susseguirsi di buche a dogleg con curve molto accentuate. Giocare una volta sola non è sufficiente per comprendere appieno la strategia da adottare per ottenere il meglio dal proprio gioco. I Par 5 sono belli e divertenti, raggiungibili in 2 colpi per i giocatori più forti, ma ugualmente divertenti per tutti gli altri giocatori. Il miglior tiro della giornata? Fermarsi in un ristorante al termine di una partita: sei nel posto giusto per assaggiare alcune delle migliori bollicine d'Italia.
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Chervò Golf San Vigilio
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27.03. — green fee per giocatore: Green Fee 18 Holes (10:00)
Siamo a sud del Lago di Garda, sui terreni dove nel 1859 si combatté la Seconda Guerra d’Indipendenza tra l’esercito franco-sardo e quello austriaco. Oggi, le uniche battaglie che si combattono qui sono fortunatamente quelle personali con la propria mazza da golf, e senza neanche troppe frustrazioni: è un campo dove anche i giocatori con un handicap elevato possono divertirsi (le buche hanno cinque tee box per adattare il gioco a tutti i livelli) e dove non si deve passare molto tempo a cercare la propria palla perché è sempre in bella vista (a meno che non finisca in uno dei tanti ostacoli d’acqua!) Prima di giocare, salite le scale in travertino e ferro battuto che portano all’ultimo piano della luminosa clubhouse. Uscite sulla terrazza dove la vista spazia a 360 gradi sui percorsi e sui 110 ettari di proprietà: da qui si ha la migliore panoramica dei quattro campi a 9 buche progettati dall’architetto tedesco Kurt Rossknecht nel 2008. Le 18 classiche buche da competizione sono quelle del Benaco – con una memorabile Buca 5, un par 3 di 180 metri quasi completamente occupato dal lago – abbinate a quelle del Solferino; entrambi i campi sono spettacolari, condividono lo stesso lago e lo stesso immenso putting green su cui si affacciano le finestre della clubhouse. Bellissimo anche il campo di San Martino, un par 35 piuttosto lungo con molti ostacoli d’acqua. Mettete alla prova il vostro gioco corto e provate il campo di Pozzolengo, con le sue 9 buche executive che sono varie e divertenti. Dettagli tecnici Percorso Benaco/Solferino: 9 buche, Par 36, 3427 metri. Percorso San Martino: 9 buche, Par 35, 2910 metri Percorso Pozzolengo: 9 buche, Par 27, 1025 metri Architetto: Kurt Rossknecht Topografia: in certi punti pianeggiante, in altri collinare; molti ostacoli d’acqua. Caratteristiche distintive: Ogni golfista troverà qui la sua situazione ideale. Commenti dei professionisti Il Golf Chervò – San Vigilio può essere definito “universale”: impegnativo per professionisti e sportivi con basso handicap, divertente per handicap medio-alti; complimenti al progettista che ha intuito le esigenze del suo cliente, cioè per aver costruito uno splendido percorso “turistico”. Non commettete l’errore di pensare che sia facile; è piuttosto lungo, con grandi green e bunker incrociati difficili da superare. Divertimento garantito per tutti. Provatelo.
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Trattoria Da Oscar
Durata: , Orario di partenza: Voucher Prov 24
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Luogo di incontro: Trattoria Da Oscar
L'interprete principale da cui prende il nome questo autentico ristorante di Lonato è Oscar. Chef di grande esperienza, si distingue per la sua passione, che dopo anni di successi lo ha portato a dedicare il suo prezioso tempo esclusivamente agli ingredienti di prima qualità.
Saggezza, passione e semplicità sono le parole d'ordine che da sempre accompagnano il successo di questo glorioso ristorante a Lonato. Guidato dallo chef Oscar, la trama si dipana esclusivamente sulla sfilata delle materie prime, in tutto: sapore, bontà, qualità. Mai una volta l'eccellenza è stata sacrificata alla mediocrità... e non solo in cucina.