A nord-ovest del Paese, la Lombardia è una delle venti regioni amministrative italiane, la più ricca e produttiva. Famosa per i suoi personaggi storici come Virgilio, Plinio il Vecchio, Ambrogio, Caravaggio, Claudio Monteverdi, Antonio Stradivari, Cesare Beccaria, Alessandro Volta e i Papi Giovanni XXIII e Paolo VI. La regione è anche una meta molto popolare per i golfisti. Qui i percorsi sono costruiti in un ambiente bellissimo, da dove si possono ammirare ad esempio le montagne o il lago di Garda e il lago di Como. Se state sognando un campo da golf progettato da un famoso designer, la Lombardia offre una bella varietà tra cui scegliere, con ben 41 circoli tra cui si distinguono il Golf Club Bergamo L’Albenza, Circolo Golf Villa d’Este e Golf Club Menaggio & Cadenabbia. Con 3 aeroporti internazionali a Milano ed un aeroporto vicino a Verona, è una destinazione veramente pratica da raggiungere, dove inoltre da maggio a ottobre le condizioni climatiche sono ottime per giocare a golf, poiché in estate non fa troppo caldo. Per non parlare del ricco patrimonio culturale, di città e paesi sorprendenti (ad esempio, Milano e Bergamo) e naturalmente della cucina e del buon vino italiani. Quindi non perdete l’occasione di recarvi in Lombardia per il golf e molto altro ancora.
26.05.–02.06. —
7 pernottamenti, Dbl room, PERNOTTAMENTO E PRIMA COLAZIONE
Gli esperti considerano il campo a 27 buche del Gardagolf uno dei migliori dell'ultimo decennio. Al centro di un parco di oltre 271,8 ettari si trova l'accogliente hotel Maison Gardagolf: qui relax e comfort sono le parole chiave di un fantastico soggiorno per singoli e piccoli gruppi! Le sette camere al primo piano sono arredate con cura in un sapiente mix di stile country e moderno: pavimento in parquet e soffitti con travi a vista per un accento classico; TV a schermo piatto e Wi-Fi come segni della tecnologia moderna. Un bistrot e un ristorante attendono gli ospiti per un delizioso pasto a base di piatti tipici bresciani e lacustri con ottimi vini nazionali e internazionali: i buongustai saranno soddisfatti! Nel periodo estivo, una grande piscina esterna è a disposizione dei golfisti.
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Gli esperti considerano il campo a 27 buche del Gardagolf uno dei migliori dell'ultimo decennio. Al centro di un parco di oltre 271,8 ettari si trova l'accogliente hotel Maison Gardagolf: qui relax e comfort sono le parole chiave di un fantastico soggiorno per singoli e piccoli gruppi! Le sette camere al primo piano sono arredate con cura in un sapiente mix di stile country e moderno: pavimento in parquet e soffitti con travi a vista per un accento classico; TV a schermo piatto e Wi-Fi come segni della tecnologia moderna. Un bistrot e un ristorante attendono gli ospiti per un delizioso pasto a base di piatti tipici bresciani e lacustri con ottimi vini nazionali e internazionali: i buongustai saranno soddisfatti! Nel periodo estivo, una grande piscina esterna è a disposizione dei golfisti.
Gardagolf Country Club
Pagina del club di golf
27.05. — green fee per giocatore: Green Fee 18 Holes (10:00)
La storia del Gardagolf, nelle immediate vicinanze del lago da cui prende il nome, inizia nel 1986 grazie alla lungimiranza dei suoi promotori: la scelta di un terreno adatto – i 110 ettari della storica tenuta della famiglia Omodeo dominati dalla splendida villa che oggi funge da club house – con un microclima mite e temperato che permette di giocare anche nei mesi più freddi. Ideato dallo studio di architettura inglese Cotton, Penninck, Steel & Partners, sono state prima inaugurate 18 buche (campi Rosso e Bianco), per poi essere estese a 27 (campo Giallo) quattro anni dopo. Le qualità tecniche del campo sono state immediatamente riconosciute a livello internazionale: si è disputato qui il Ladies Italian Open nel 1990, vinto dalla belga Florence Descampe, seguito da due memorabili edizioni del Men's Italian Open, nel 1997 e nel 2003, in cui hanno trionfato rispettivamente lo svedese Mathias Gronberg e il tedesco Bernhard Langer. La buca più memorabile? Probabilmente la Buca 2 sul campo Rosso, un par 3 di 145 metri: è una buca esteticamente piacevole, in pendenza e tortuosa, con cespugli fioriti e cipressi svettanti. Con la sua bellezza, questa buca mira a distrarre e spesso ci riesce. Si tratta di un errore enorme, perché anche se non è molto lunga e la discesa la accorcia ulteriormente, il green è volutamente stretto e il lago che la difende è piuttosto grande. Non mancano al green dei pendii insidiosi, tutti verso il lato destro, e l'acqua. Percorso: 18 + 9 buche, Par 72/36, 6055/2798 metri Architetti: Cotton, Pennink, Steel & Partners Topografia: Molto collinare con grandi ostacoli d'acqua.Particolarità: i tiri lunghi non sono consigliati. Un gioco “breve” e ponderato, si consigliano colpi controllati. Il golfista e le sue capacità sono messe alla prova. I green in pendenza, i fairway collinari con discese significative, la brezza del lago e la notevole lunghezza ne fanno uno dei percorsi più difficili d'Italia. Una buona concentrazione, strategia ed esperienza sono essenziali. Giocare qui con un handicap è una sfida. Un suggerimento: sulle buche 1,2, 6,8,13 e 18 cercare di evitare i putt in discesa. Se non avete il controllo di un Jordan Spieth, uscire di gara con due putt è un rischio molto concreto.
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Arzaga Golf Club
Pagina del club di golf
28.05. — green fee per giocatore: Green Fee 18 Holes (10:00)
27 buche con caratteristiche uniche: Arzaga l: questo campo offre un design impegnativo con un tocco moderno. Caratterizzato da ampi fairway, bunker strategicamente posizionati e green veloci, questo percorso è ideale per i giocatori che cercano un’esperienza tecnica e visivamente accattivante. Arzaga II: creato dal leggendario giocatore e progettista Gary Player, questo campo presenta un layout più tradizionale con un’attenzione particolare alla precisione e alla strategia. I pericoli naturali, come laghi e ruscelli, aggiungono un ulteriore livello di sfida. La buca 18 è particolarmente degna di nota perché offre un’affascinante vista a 360 gradi, che permette ai giocatori di godere di un panorama mozzafiato dell’ambiente naturale che circonda il campo.
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Golf Bogliaco
Pagina del club di golf
29.05. — green fee per giocatore: Green Fee 18 Holes (10:00)
Un tuffo nella storia del Golf italiano. Da oltre un secolo, infatti, le colline occidentali del Lago di Garda ospitano questi fairway ondulati e spettacolari, creati nel 1912 per iniziativa di un albergatore locale e per soddisfare le esigenze del crescente numero di turisti inglesi e tedeschi. Qui l’atmosfera è unica, così come il paesaggio: siamo a 100 metri sul livello del mare e il lago si può ammirare in quasi tutta la sua lunghezza. Quei green sono stati testimoni della storia: frequentato da reali e personaggi famosi nei primi decenni del Novecento, per ragioni di Stato nel 1934 il percorso divenne un campo di grano, poi trasformato dalle truppe tedesche in una pista d’atterraggio e più tardi dalle truppe americane in campo da baseball. Il ritorno al golf è datato 1952. Le buche, originariamente solo 9, sono salite a 18 nel giugno 2004. Meglio lasciare a casa la voglia di emulare la potenza di Bubba Watson, cercando invece precisione e accuratezza: i fairway sono stretti, con alberi su entrambi i lati e pendenze talvolta significative, pochi ostacoli d’acqua si prenderanno cura delle palline più audaci. Nell’edificio in stile liberty che ospita la club house, semplice e confortevole, vale la pena visitare il ristorante al primo piano, con una terrazza che nelle belle giornate offre la vista di un indimenticabile tramonto sul lago. Percorso: 18 buche, Par 70, 5235 m. Restyling architettonico : Fulvio Bani Topografia: Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il gioco qui non è così fisico. Solo le buche 2 e 4 sono in posizione soprelevata. Caratteristiche distintive: vista mozzafiato sul lago di Garda, vegetazione rigogliosa e sentieri a volte stretti. Un percorso che trasuda storia e tradizione, con fairway delicati e strettissimi e un gioiello unico, la 5° buca, dove un panorama straordinario attende il giocatore sul tee. E’ un par 3 in discesa con vista mozzafiato su parte del lago di Garda: prendetevi il tempo per una foto ricordo. Dopo di esso, vi aspettano tantissimi lanci divertenti verso piccoli green molto ben custoditi . Perché non provare?
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Arzaga Golf Club
Pagina del club di golf
30.05. — green fee per giocatore: Green Fee 18 Holes (10:00)
27 buche con caratteristiche uniche: Arzaga l: questo campo offre un design impegnativo con un tocco moderno. Caratterizzato da ampi fairway, bunker strategicamente posizionati e green veloci, questo percorso è ideale per i giocatori che cercano un’esperienza tecnica e visivamente accattivante. Arzaga II: creato dal leggendario giocatore e progettista Gary Player, questo campo presenta un layout più tradizionale con un’attenzione particolare alla precisione e alla strategia. I pericoli naturali, come laghi e ruscelli, aggiungono un ulteriore livello di sfida. La buca 18 è particolarmente degna di nota perché offre un’affascinante vista a 360 gradi, che permette ai giocatori di godere di un panorama mozzafiato dell’ambiente naturale che circonda il campo.
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Gardagolf Country Club
Pagina del club di golf
31.05. — green fee per giocatore: Green Fee 18 Holes (10:00)
La storia del Gardagolf, nelle immediate vicinanze del lago da cui prende il nome, inizia nel 1986 grazie alla lungimiranza dei suoi promotori: la scelta di un terreno adatto – i 110 ettari della storica tenuta della famiglia Omodeo dominati dalla splendida villa che oggi funge da club house – con un microclima mite e temperato che permette di giocare anche nei mesi più freddi. Ideato dallo studio di architettura inglese Cotton, Penninck, Steel & Partners, sono state prima inaugurate 18 buche (campi Rosso e Bianco), per poi essere estese a 27 (campo Giallo) quattro anni dopo. Le qualità tecniche del campo sono state immediatamente riconosciute a livello internazionale: si è disputato qui il Ladies Italian Open nel 1990, vinto dalla belga Florence Descampe, seguito da due memorabili edizioni del Men's Italian Open, nel 1997 e nel 2003, in cui hanno trionfato rispettivamente lo svedese Mathias Gronberg e il tedesco Bernhard Langer. La buca più memorabile? Probabilmente la Buca 2 sul campo Rosso, un par 3 di 145 metri: è una buca esteticamente piacevole, in pendenza e tortuosa, con cespugli fioriti e cipressi svettanti. Con la sua bellezza, questa buca mira a distrarre e spesso ci riesce. Si tratta di un errore enorme, perché anche se non è molto lunga e la discesa la accorcia ulteriormente, il green è volutamente stretto e il lago che la difende è piuttosto grande. Non mancano al green dei pendii insidiosi, tutti verso il lato destro, e l'acqua. Percorso: 18 + 9 buche, Par 72/36, 6055/2798 metri Architetti: Cotton, Pennink, Steel & Partners Topografia: Molto collinare con grandi ostacoli d'acqua.Particolarità: i tiri lunghi non sono consigliati. Un gioco “breve” e ponderato, si consigliano colpi controllati. Il golfista e le sue capacità sono messe alla prova. I green in pendenza, i fairway collinari con discese significative, la brezza del lago e la notevole lunghezza ne fanno uno dei percorsi più difficili d'Italia. Una buona concentrazione, strategia ed esperienza sono essenziali. Giocare qui con un handicap è una sfida. Un suggerimento: sulle buche 1,2, 6,8,13 e 18 cercare di evitare i putt in discesa. Se non avete il controllo di un Jordan Spieth, uscire di gara con due putt è un rischio molto concreto.
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Trattoria Da Oscar
Durata: , Orario di partenza: Voucher Prov 24
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Luogo di incontro: Trattoria Da Oscar
L'interprete principale da cui prende il nome questo autentico ristorante di Lonato è Oscar. Chef di grande esperienza, si distingue per la sua passione, che dopo anni di successi lo ha portato a dedicare il suo prezioso tempo esclusivamente agli ingredienti di prima qualità.
Saggezza, passione e semplicità sono le parole d'ordine che da sempre accompagnano il successo di questo glorioso ristorante a Lonato. Guidato dallo chef Oscar, la trama si dipana esclusivamente sulla sfilata delle materie prime, in tutto: sapore, bontà, qualità. Mai una volta l'eccellenza è stata sacrificata alla mediocrità... e non solo in cucina.